Sfondi: DESKTOP CHANGER
15/08/2014Internet e le maiuscole
06/12/2017La cultura del defacing
Qualche buontempone ha pensato bene di divertirsi facendo ciò che viene definito, con un inglesismo, defacing, e ne ho approfittato per rifare il sito, oramai datato. Defacing vuol dire sfregio: non so se l’autore della cosa si sia reso conto di non aver compiuto un atto di intelligente bravura (che avrei apprezzato) ma un atto stupido ed inutile. Tra l’altro il suo ip è stato loggato, ed è solo per un mio intervento che il provider non ha fatto una denuncia alla Polizia Postale.
Riguardo al defacing in senso stretto, ciò che l’autore del misfatto ha perpretato non è farina del proprio sacco: si è limitato a fare qualcosa che ha scoperto qualcun altro, un bug in un pluginW di WordPressW ed una errata configurazione del serverW da parte del providerW. Quindi neanche la soddisfazione di avere a che fare con un hackerW, ma soltanto uno squallido e deludente crackerW.
Il mio sito non è quello della CIAW: non c’è nulla di interessante, non ci sono segreti, non ci sono trame contro l’umanità o documenti sugli alieni: perché invece di fare un DefacingW in un sito inutile come il mio non andate a cercare qualcosa che serva all’umanità?. Non si vincono punti a bucare il mio sito, casomai se ne perdono. Ho sessanta anni, e questo mondo di persone che compiono atti senza avere la consapevolezza delle proprie azioni, senza un obiettivo, senza uno scopo (neanche nella vita), mi fa sempre più paura: il futuro mi appare come un enorme, immane, inevitabile disastroW.
Quando ero ragazzo abbiamo fatto il giro del mondo a 300 bpsW con l'accoppiatopre acusticoW; il gioco era non farsi scoprire e l’obiettivo *etico* quello di risolvere dei problemi. Eravamo una comunitàW, non un solitario gioco sociale ed avevamo un obiettivo comuneG. Nel terzo millennio con migliaia di megabytes al secondo si fanno quasi solo cose inutiliW, segno di una totale assenza di obiettiviW, progettiW, eticaW, moraleW. E nel nome dell’inutilità si firma qualsiasi vaccata, ad imperituro ricordo della propria stupidità.
Figliolo, vuoi bucare pure questo? Fa pure. Ho scritto un programma che rimette su automaticamente il sito. Ti ho cancellato dalla mia vita, se non l’hai capito: qualsiasi cosa tu faccia non se ne accorgerà nessuno. Buon divertimento.